La
Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo è una delle aree protette più belle e interessanti del
Friuli-Venezia Giulia. Il suo territorio di circa
2400 ettari si estende tra le province di
Gorizia, Udine e Trieste, seguendo l’ultimo tratto del fiume Isonzo fino alla foce, dove crea un estuario ricco di isole, insenature e lagune.
Grazie alla particolare conformazione dell’area protetta, la
Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo è una delle oasi naturalistiche italiane più ricche di
biodiversità e di aree incontaminate. Si possono infatti osservare tantissime
varietà botaniche tipiche di queste zone e oltre
300 specie diverse di uccelli, tra cui fenicotteri, aironi, cormorani e falchi pescatori, oltre a
insetti,
pesci e
rettili davvero rari e insoliti.
Perché è importante la Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo?
Istituita nel 1996 con una legge regionale, allo scopo di conservare e valorizzare un ambiente naturale unico e di grande importanza ecologica e paesaggistica, la
Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo si sviluppa in un ampio territorio che comprende sia ambiti terrestri sia marini.
Il simbolo della riserva è il
Chiurlo Maggiore, un uccello diffuso sulle coste dell’
Adriatico e del
Tirreno, facilmente riconoscibile per il suo particolare
becco ricurvo e per il caratteristico
piumaggio di colore bruno.
Le attività della riserva sono coordinate dal
Consorzio Parco Naturale Regionale Foce dell’Isonzo, che promuove e gestisce i programmi di
educazione ambientale, la
ricerca scientifica, il
monitoraggio e la tutela della fauna e della flora all’interno dell’area protetta secondo un
Piano di Conservazione e Sviluppo e un preciso regolamento.
Quali sono le aree di maggiore interesse della Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo?
La zona compresa nella
Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo comprende l’estremità più orientale della
Pianura Padana, caratterizzata principalmente da terreni ghiaiosi e limosi, oggetto di bonifiche nel Novecento. In questo tratto di pianura sono stati comunque preservati
alcuni boschi, corsi d’acqua e zone lagunari vicine alla foce, in alcuni casi paludose e salmastre, da cui emergono piccoli isolotti.
L’
Isola di Cona è sicuramente il punto di maggiore interesse della
Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo, grazie soprattutto ad alcuni
interventi di riqualificazione e rinaturalizzazione, che hanno portato alla creazione di una palude d’acqua dolce, chiamata
“Il Ripristino”, dove attualmente vivono diverse specie animali tipiche delle zone umide, tra cui numerosi uccelli migratori e stanziali. Lungo i due sentieri che attraversano l’isola sono disponibili osservatori e punti di osservazione.
Un altro sito veramente molto interessante corrisponde all’area di
Punta Barene e del
Bosco Alberoni.
Punta Barene offre un ampio panorama sul
Golfo di Panzano, che può raggiungere i
castelli di Duino e Miramare, mentre il
Bosco Alberoni è l’ultima testimonianza di un antico bosco costiero, dove ancora oggi vive il
Picchio Nero, un uccello che normalmente risiede nelle zone alpine, che qui invece nidifica vicino al mare.
Per gli amanti del
birdwatching, la parte più interessante della
Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo si trova nei pressi della foce dell’Isonzo, nell’area del
Caneo, ricca di canneti e scirpeti, ideali per i Falchi di Palude e l’Albanella Reale. Si tratta di una
zona attrezzata facilmente raggiungibile anche in bicicletta, utilizzando la pista ciclabile che parte da
Grado e attraversa la
Riserva Naturale Regionale Valle Cavanata.
Meno note, ma altrettanto interessanti e suggestive, sono le parti più settentrionali della riserva, accessibili da
Ponte di Pieris o da
Fiumicello, in cui è facile osservare lo
Smergo Maggiore, il
Picchio Nero, il
Falco Pecchiaiolo e il
Lodolaio.
Come visitare la Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo?
La riserva è aperta al pubblico tutto l’anno, con orari e modalità differenti a seconda delle stagioni. Si può scegliere di effettuare la visita a piedi, in bicicletta, in barca o in canoa e sono disponibili: un rifugio escursionistico e un punto ristoro, una sala conferenze, laboratori didattici e un centro equestre.
Su tutto il
territorio della Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo sono stati creati vari
percorsi segnalati che permettono di esplorare le diverse zone della riserva, come la zona umida, la zona agricola, la zona boschiva e la zona costiera e lungo gli itinerari si trovano
punti di osservazione attrezzati con binocoli e pannelli informativi. Inoltre, è possibile partecipare a
visite guidate tematiche, a
escursioni in canoa o a
laboratori didattici per bambini e adulti.
La
Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo si trova a poca distanza dalla nostra casa vacanze ed è una meta ideale per chi ama la natura e vuole scoprire un angolo di Friuli-Venezia Giulia ricco di fascino e di sorprese. Si tratta di un luogo dove si può
entrare in contatto con la biodiversità, ammirare paesaggi suggestivi e apprezzare la cultura e la gastronomia del territorio. Una visita alla riserva è un’esperienza indimenticabile, che arricchisce il corpo e lo spirito.
Se stai pensando di
visitare la Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo e trascorrere alcuni giorni in Friuli Venezia-Giulia,
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